Di roccia, fuochi e avventure sotterranee
09-02-2021
Di roccia, fuochi e avventure sotterranee è una raccolta di campagne fotografiche commissionate da Ghella in cantieri in Europa, Estremo Oriente e Oceania.
L’opera, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, è costituita da un cofanetto di sei volumi cartonati bilingue (italiano e inglese). I primi cinque documentano altrettante indagini fotografiche, realizzate nei cantieri di Atene, Oslo, Hanoi, Sydney e Brennero da un diverso fotografo. Il sesto libro raccoglie una selezione di fotografie dall’archivio storico di Ghella.
Ogni volume tratta un cantiere in diversi stati di avanzamento e con diverse tecniche di escavazione combinando documentazione, ritrattistica, natura morta, concettualismo e astrazione.
Il lavoro di Fabio Barile è un’indagine sul tunnel ferroviario che collegherà Oslo a Ski, e giustappone immagini di intricati sistemi naturali e artificiali, come gallerie e componenti di macchine escavatrici, foreste di conifere e scorci di cantiere, formazioni rocciose e nuove urbanizzazioni, in un flusso visivo senza soluzione di continuità.
Le fotografie di Andrea Botto della galleria che unirà Italia e Austria sotto il passo del Brennero si presentano come il resoconto di un’azione performativa: il fuochino, detto anche brillatore di mine, mette in scena una lunga successione di attività preparatorie che culminano con la spettacolare esplosione del fronte di scavo.
Le immagini di Marina Caneve della linea metropolitana che collegherà l’aeroporto di Atene al porto del Pireo, sono ordite in un’intricata foresta di temi riconducibili al rapporto tra città, progettazione contemporanea e memoria storica. Vedute della città e del cantiere si alternano a reperti archeologici, carotaggi e componenti di macchine escavatrici.
La sequenza di Francesco Neri della prima metropolitana sotterranea di Hanoi taglia visivamente la città seguendo la traiettoria della futura linea. Ciò che emerge è una serie di immagini in cui il cantiere, ancora nelle sue fasi iniziali, determina una zona di conflitto e di sfida agli ambienti caotici, imprevisti ed organici di Hanoi.
Le fotografie di Alessandro Imbriaco dei nuovi tunnel che corrono sotto la baia di Sydney evocano atmosfere riconducibili all’esplorazione spaziale: immagini dettagliate delle talpe meccaniche (TBM) si alternano a complessi sistemi di segni e simboli che, dipinti con vernici colorate sulle pareti delle gallerie, appaiono come pitture rupestri in un ambiente alieno.
La selezione di fotografie dall’archivio storico di Ghella, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, documenta l’attività dell’azienda dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Di eccezionale spettacolarità appaiono le foto degli scavi per la Transiberiana del 1898, quelle dei lavori per il Beacon Hill Tunnel a Hong Kong del 1908 o ancora quelle dei lavori per la metropolitana di Roma del 1938, fino all’impianto idroelettrico di Fundres in Alto Adige del 1951.
L’opera propone una nuova e preziosa contaminazione tra fotografia artistica e documentazione di grandi progetti di ingegneria. L’elevata qualità tipografica dei volumi restituisce la ricchezza di dettagli delle immagini dei fotografi coinvolti e la loro straordinaria capacità espressiva.
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